Secondo la interpretazione del Dipartimento delle cure primarie e continuità assistenziale della Regione Lombardia, ASL Milano 1, in merito ad alcune non ben precisate note del Ministero della Salute italiano, “il pensionato che avesse richiesto l’esenzione della sua fiscalità per parte italiana dalla pensione, volontariamente rinuncia all’erogazione dei servizi che questa gli permetterebbe, a partire dall’SSN.”
Pertanto, prosegue la Pubblica amministrazione che, il Paese di residenza ove l’interessato possiede altri redditi, lì tassati, diviene automaticamente il Paese eletto a fornirgli anche questi servizi sanitari, non potendo l’onere degli stessi ricadere sul Paese che eroga la sola pensione defiscalizzata…..“.
Sulla base di tale interpretazione ne consegue che il pensionato che abbia defiscalizzato la pensione (cioè abbia richiesto ed ottenuto la tassazione della pensione nel Paese di residenza, per meglio intenderci Spagna) potrà godere delle prestazioni sanitarie nel Paese UE di residenza a carico dell’Italia a condizione che presenti la richiesta di iscrizione volontaria al Servizio Sanitario Nazionale italiano.
Tale iscrizione volontaria dovrà essere presentata all’ASL di ultima residenza mediante compilazione di un scheda e il pagamento di un contributo previsto nel D.M. 8/10/1986.
Se il pensionato, residente nella Regione Lombardia (per ora la unica Regione che ha proceduto ad inviare tale missiva) non ottempera a tali disposizioni si vedrà revocata dell’assistenza sanitaria da parte dello Stato italiano mediante la presentazione del modello E108, oggi denominato S016.
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