Riforma Tributaria Spagnola 2015: Amnistia per i Pensionati Residenti all’Estero

Nell’ambito della riforma tributaria 2015 approvata dall’attuale Governo spagnolo, vi è una parte dedicata ai residenti in Spagna che percepiscono una pensione da un Paese estero, senza distinguere se trattasi di un pensionato che si è trasferito in Spagna (trasferimento di residenza fiscale, come per esempio un cittadino italiano che trasferisce la propria residenza fiscale in Spagna) o di un pensionato spagnolo che ha deciso di rientrare in Spagna dopo aver lavoro all’estero e dal quale Paese percepisce una pensione.

Prima di procedere all’analisi delle nuove disposizioni normative già in vigore occorre evidenziare che la legge IRPF disciplina gli obblighi di presentazione della dichiarazione dei redditi ed i relativi limiti quantitativi in presenza dei quali il contribuente non dovrà presentare la dichiarazione dei redditi.

La legge sull’IRPF, infatti, esime dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi i contribuenti che hanno percepito in Spagna, durante l’esercizio anteriore, un reddito annuale inferiore a € 22.000,00. Tale limite si reduce a € 11.200,00 (e quindi scatta la esenzione) se il reddito deriva da un unico Ente erogatore (per esempio INPS), o se trattasi di pensioni a favore del coniuge o quando l’ente erogatore non è obbligato a praticare ritenute alla fonte.

Ciò detto, si evidenzia che la riforma tributaria concede, attraverso tali nuove disposizioni, la possibilità ai contribuenti suddetti (pensionati trasferiti all’estero) di dichiarare volontariamente a partire dal primo gennaio 2015 le pensioni percepite da un Paese estero che non sono state dichiarate durante gli esercizi 2010, 2011, 2012 e 2013 senza dover liquidare interessi, sanzioni ed interessi di mora.

Si tratta, in realtà, di una amnistia che riguarda i residenti fiscali in Spagna che percepiscono una pensione proveniente dall’estero. Per tali soggetti il governo spagnolo ha concesso un periodo volontario di regolarizzazione di sei (6) mesi a partire da gennaio de 2015. In tale periodo, i contribuenti interessati potranno auto liquidare con una dichiarazione dei redditi complementaria i redditi percepiti dall’estero per gli esercizi ancora non prescritti e che non sono stati dichiarati.

Le disposizioni normative in esame, non trovano applicazione nel caso in cui il reddito da dichiarare è stato oggetto di una verifica tributaria da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ai fini che ci riguardano, per poter procedere alla regolarizzazione volontaria delle pensioni percepite dall’Estero, il contribuente dovrà:

a. Identificare il Paese che liquida la pensione;

b. Apportare un certificato che attesti a residenza fiscale del contribuente;

c. Identificare il motivo della pensione;

d. Verificare le norme che regolano la Convenzione bilaterale per evitare la doppia imposizione fiscale.

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