La nuova legge sul rientro dei capitali detenuti illegalmente all’estero è stata oggetto di valutazioni tecniche da parte di organismi deputati a testare le nuove procedure, la convenienza finanziaria e il costo dell’adesione volontaria.
Infatti, è stato evidenziato dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che il costo per l’autore che decide di aderire alla procedura varia da un minimo del 5% ad un massimo del 97%.
Le variabili che influiscono sul costo dell’operazione sono rappresentate dal Paese in cui sono detenuti i beni da far rientrare e dal ”periodo” dell’investimento. In base a tali parametri il costo per il contribuente che si autodenuncia varia dal 5% al 97%.
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